Toshitsugu Takamatsu
“L’essenza di tutte le arti marziali e delle strategie militari è l’autoprotezione e la prevenzione del pericolo. Il Ninjutsu incarna il concetto più completo di autoprotezione attraverso l’allenamento marziale in quanto l’arte ninja si occupa della protezione non solo del corpo fisico, ma anche della mente e dello spirito. La via del ninja è la via per sopravvivere sopravvivendo e prevalendo su tutto ciò che potrebbe distruggerne uno, ha un significato più profondo della semplice scrittura di un nemico; il ninjutsu è il modo per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno rendendo il mondo un posto migliore.”
Toshitsugu Takamatsu nacque il 10 marzo 1889 (il 23° anno di Meiji) ad Akashi, nella prefettura di Hyōgo.Conosciuto anche come Mōko no Tora (蒙古の虎 Tigre della mongolia).
Il Gran Maestro Toshitsugu Takamatsu, inizialmente col nome di Hisatsugu Takamatsu; ebbe un’infanzia non molto felice perché deriso e reso oggetto di violenze gratuite da parte dei suoi compagni di scuola. Il padre Yasaburo Takamatsu, vendendolo con un carattere così chiuso e timido perse ogni speranza nel poterlo vedere un giorno fare carriera militare, suo desiderio da sempre.
Fu allora che il padre chiese al nonno di Takamatsu, Toda, il quale dirigeva un dôjô dove insegnava principalmente Shinden Fudo Ryû Dakentaijutsu, di accettare suo nipote come allievo.
Il giovanissimo Takamatsu si sentiva come in un mattatoio, poiché suo nonno rifiutò di insegnargli una qualsiasi tecnica per un anno, utilizzandolo per gli altri allievi avanzati come “cavia” per le loro tecniche causandogli ferite ed escoriazioni sui gomiti e sulle ginocchia.
Successivamente iniziò a studiare le tecniche di Shinden Fudo Ryû Dakentaijutsu raggiungendo la piena padronanza all’età di soli 13 anni; successivamente imparò il Koto Ryû Koppôjutsu e più tardi il Togakure Ryû Ninpô Taijutsu.
Successivamente entrò nel Dôjô di Mizuta Yoshitaro Tadafusa per iniziare i suoi studi sulla Takagi Yoshin Ryû Jûtaijutsu ottenendo il Menkyo Kaiden (maestria e/o conoscenza totale) di questa scuola a soli 16 anni.
In questo periodo ebbe un confronto con un lottatore della Musashi Ryû, alla fine del quale uscì vittorioso ma con la rottura di un timpano, la quale fu causa della negazione di ingresso nell’esercito.
Continuò allora nello studio delle Arti Marziali con la Kukishinden Ryû Happô Hikenjutsu sotto la guida di Takekage Matsutaro Ishitami, il quale era Sôke anche di Hontai Takagi Yôshin Ryû, Gikan Ryû e Muso Shinden Ryû, ricevendo, alla morte del maestro, le pergamene delle scuole e quindi diventando egli stesso il successivo Sôke.
Dopo i 18 anni partì alla volta della Cina, dove per anni fu messa a prova la sua tecnica al servizio di vari signori dell’area della Mongolia e Manciuria venendo soprannominato “Moko no Tora” (Tigre della Mongolia) imparando nel contempo più di diciotto discipline marziali cinesi e coreane.
Di ritorno dalla Cina affetto da grave malattia polmonare fu ospitato dalla nonna ma ben presto, per non essere di peso alla propria famiglia, decide di abbandonare la casa dirigendosi verso il monte Maya San, vicino a Kobe dove visse per un anno alimentandosi di riso crudo e Tofu, parlando con gli animali e vivendo in un rifugio che egli stesso costruisce, riuscendo a recuperare la salute persa grazie alla sua tenacia e all’ incontro con un monaco chiamato Tamaoki.
Si allenò duramente colpendo con vigore alberi e rocce con le proprie mani ed i propri piedi nudi rendendo le unghie simili agli artigli degli animali. Ritornò in Cina dove crebbe la sua reputazione arrivando ad occupare anche la carica di Presidente dell’Associazione Cinese – Giapponese di Arti Marziali ma, a causa dei cambiamenti politici di quel paese dovette fare ritorno in Giappone.
Durante gli anni che rimase in Cina insegnò arti marziali, arrivando ad avere più di 1.000 studenti e ricevendo innumerevoli sfide, modo usuale all’epoca per dimostrare l’efficacia della scuola praticata e mantenere alta la reputazione, non perdendo mai un solo combattimento.
Al suo rientro in Giappone nel 1919 all’età di 30 anni, prese i voti di sacerdote nel tempio Tendai, nel monte Hiei, vicino Kyoto. Takamatsu accettò il suo ultimo discepolo alla fine degli anni 50, uno studente di Kobudô chiamato, Masaaki Hatsumi proveniente da Noda ( Tôkyô) il quale viaggiò per 15 anni attraverso un tragitto in treno di più di 12 ore, per poter apprendere i suoi insegnamenti.