L'ESSENZA DEL NINJUTSU 34° SOKÊ di Togakure Ryu Ninpō Masaaki Hatsumi
Credo che il ninpō, l’ordine superiore del ninjutsu, dovrebbe essere offerto al mondo come una guida per tutti gli artisti marziali. Il fisico e lo spirituale, i metodi di sopravvivenza alla fine immortalati dai ninja giapponesi erano infatti una delle fonti delle arti marziali giapponesi.
Senza un allenamento completo e totale in tutti gli aspetti delle arti da combattimento, l’artista marziale di oggi non può sperare di progredire oltre la mera competenza nell’insieme limitato di abilità muscolari che compongono il suo sistema di allenamento.
L’illuminazione personale può avvenire solo attraverso l’immersione totale nella tradizione marziale come modo di vivere. Sperimentando il confronto del pericolo, la trascendenza della paura, del danno o della morte e una conoscenza pratica dei poteri e dei limiti personali individuali, il praticante del Ninjutsu può acquisire la forza e l’invincibilità che consentono di godere dei fiori che si muovono nel vento, di apprezzare l’amore degli altri e l’appagamento per la presenza della pace nella società.
Il raggiungimento di questa illuminazione è caratterizzato dallo sviluppo del
JIHI NO KOKORO, o “cuore benevolo”.
Più forte dell’amore stesso, il cuore benevolo è capace di abbracciare tutto ciò che costituisce la giustizia universale e tutto ciò che trova espressione nel dispiegarsi dello schema universale. Nato dall’intuizione ottenuta dalla ripetuta esposizione al baratro tra la vita e la morte, il cuore benevolo di Ninpō è la chiave per trovare armonia e comprensione nei regni dei mondi materiali spirituali e naturali.
Dopo tante generazioni di oscurità nei recessi oscuri della storia, la filosofia di vita del ninja sta ora emergendo ancora una volta, perché ancora una volta è il momento nel destino umano in cui è necessario il ninpo. Possa la pace prevalere in modo che l’umanità possa continuare a crescere ed evolversi nel prossimo grande altopiano.